I NUMERI DA CAMBIARE

Educare alla cittadinanza, al lavoro ed all'innovazione

Educare alla cittadinanza, al lavoro ed all’innovazione

Dopo l’attenzione suscitata dall’avvio della collana “I numeri da cambiare”, con la prima pubblicazione “Scuola, Università e ricerca, l’Italia nel confronto internazionale” (2012), l’Associazione TreeLLLe e la Fondazione Rocca oggi propongono una nuova ricerca, questa volta centrata sulla Germania e in particolare su alcune peculiarità del suo sistema educativo a confronto con il nostro e sulle ben più rilevanti risorse (pubbliche e private) investite in ricerca e innovazione.

Il titolo di questa pubblicazione “Educare alla cittadinanza, al lavoro e alla innovazione” ne sottolinea gli elementi di differenziazione e gli obiettivi strategici sottesi. Ovviamente sul ben noto successo della Germania giocano varie ragioni: il consenso su valori di fondo (etica del lavoro e spirito di cooperazione), l’investimento sulla cultura democratica tra i giovani, i principi della economia sociale di mercato condivisi fin dagli anni 60, una dialettica non antagonista tra lavoratori e imprenditori e soprattutto una invidiabile stabilità del sistema istituzionale e di conduzione politica: solo otto cancellieri in settant’anni! Dell’Italia di questi aspetti non si può dire altrettanto anche se ha altri meriti e rimane uno dei principali paesi avanzati.

Tra i fattori più importanti della salute di cui godono l’economia e la società tedesca rientra certamente il sistema educativo. Esistono sicuramente degli aspetti di criticità, evidenziati anche dall’Ocse, come la separazione precoce degli alunni tra diversi canali scolastici, ma la capacità del sistema educativo e della ricerca di interagire con il mondo del lavoro e delle imprese costituisce un punto di forza decisivo.

L’intento di TreeLLLe e della Fondazione Rocca è evidente: il confronto tra i due sistemi dovrebbe aiutarci a individuare alcune caratteristiche che sembrano meritevoli di essere attentamente considerate per trarre indicazioni utili per il nostro Paese. In proposito, con l’aiuto di studiosi e operatori attenti conoscitori del mondo tedesco e di quello italiano, si formulano alcune proposte concrete che si offrono al dibattito.